Ma la costituzione

di Ugo Basso

Negli anni precedenti le affermazioni delle dittature del secolo scorso e precedenti i conflitti mondiali c’erano persone che vedevano chiarissimo l’imminente disastroso futuro e nulla hanno potuto per opporsi, ma, per nostra fortuna, hanno continuato a vivere, pensare e studiare – se non ne sono stati violentemente impediti. E oggi vediamo nel nostro presente segni dello scenario di quegli anni: difficoltà economiche, crisi occupazionali, razzismo e riaffermazioni di nazionalismi sovranisti, affermazioni di leader autoritari anche in grandi potenze, perdita di fiducia nelle istituzioni e tolleranza verso manifestazioni violente, pretesi limiti alla magistratura e alla libertà di informazione, diffusione di armi private e militari: l’insegnamento di quegli anni dovrebbe farci meglio accorti a riconoscere i segnali del rischio. Ci vogliamo tuttavia augurare che oggi il pensiero e l’azione politica, anche grazie alla lezione di quegli anni, possano evitare il precipizio e comunque non si può rinunciare a mantenere vivi i principi che, quando il vento cambierà direzione, offriranno i ferri per la ricostruzione. L’aiuto dei partigiani alla liberazione nel 1945 forse non è stato determinante nelle operazioni militari, ma certo lo è stato nel ricostruire il paese e non solo in Italia.

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