di Ugo Basso

Se Dio ha il completo dominio della storia al punto che può produrre a piacimento eventi come quello dell’Esodo [la liberazione degli ebrei dalla schiavitú dell’Egitto, accogliendo il loro grido, ndr] non si vede proprio come poterlo discolpare dall’accusa che lo vede responsabile o almeno spettatore insensibile di ciò che avveniva nei campi di sterminio

e, possiamo tragicamente aggiungere, in infinite altre circostanze in cui una violenza massacrante ha creato e crea sofferenze devastanti. La citazione da Giovanni Tangorra, Credere dopo Auschwitz, 1996, è riportata nell’intervento di Paolo De Benedetti, In contesa con Dio, pronunciato presso l’abbazia di Praglia il 19 febbraio 2000 e pubblicato, rivisto, dal Regno attualità nel febbraio 2017. Il discorso si colloca in un periodo in cui molti teologi, ebrei e cristiani, si ponevano la domanda come sia ancora possibile credere dopo la Shoah.

Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:

• Il pensiero di Paolo De Benedetti
• Domande che fanno tremare
• Un dio per il potere
• Un dio per la debolezza dell’uomo
• Ĕlōhīm un dio plurale