Buon riso fa buon santo

di Carlo M. Ferraris

«La bellezza salverà il mondo». Questo concetto, che Fëdor Dostoevskij ha particolarmente messo in luce riaffermando una tradizione artistico-letteraria, si potrebbe ben accompagnare a un’altra affermazione: «L’umorismo salverà la pace». C’è tanto bisogno oggi di guardare le situazioni e gli eventi da un punto di vista piú distaccato, con la capacità e la voglia di coglierne gli aspetti grotteschi e contraddittori, con un sorriso o anche con una risata.

La grazia dell’umorismo

Dell’umorismo ha parlato in questi ultimi tempi papa Francesco, in senso positivo e costruttivo, in due occasioni. Nell’esortazione apostolica ha collocato l’umorismo tra i caratteri specifici della santità:

Il santo è capace di vivere con gioia e senso dell’umorismo. Senza perdere il realismo, illumina gli altri con uno spirito positivo e ricco di speranza […] Il malumore non è un segno di santità.

E nell’incontro a Loppiano con il Movimento dei Focolari ha ripreso il discorso:

Questo mettitelo nella testa: la speranza non delude mai! Mai delude! Per l’Apostolo il fondamento della perseveranza è l’amore di Dio versato nei nostri cuori col dono dello Spirito, un amore che ci precede e ci rende capaci di vivere con tenacia, serenità, positività, fantasia… e anche con un po’ di umorismo, persino nei momenti piú difficili. Chiedete la grazia dell’umorismo.

L’umorismo richiama anche la gioia, che papa Francesco ha piú volte posto a fondamento della vita cristiana o semplicemente umana.
Prendiamo da un dizionario la definizione di umorismo:

Capacità di rilevare e rappresentare il ridicolo delle cose, in quanto non implichi una posizione ostile o puramente divertita, ma l’intervento di un’intelligenza arguta e pensosa e di una profonda e spesso indulgente simpatia umana.

Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:

  • L’umorismo nella Bibbia
  • Tre episodi