Non per meriti ma con responsabilità

di Giannino Piana

La questione del rapporto tra la gratuità della salvezza e l’attività meritoria dell’uomo è una questione che viene da lontano. In gioco, o meglio in radice, vi è la relazione tra il dono di Dio e la libertà dell’uomo. La necessità di tenere insieme questi due poli è fuori discussione. Ma il problema è costituito dalla modalità della loro composizione. Vi è infatti chi pone soprattutto l’accento sul dono di Dio, ridimensionando lo spazio della libertà umana, e chi, viceversa, accentuando il peso di quest’ultima, finisce per rendere meno trasparente la rilevanza del dono divino.
La dialettica tra queste due posizioni ha attraversato l’intera storia del pensiero cristiano: dal periodo patristico fino ai nostri giorni. La difficoltà a rintracciare il giusto equilibrio è legata a ragioni di carattere antropologico prima ancora (e piú ancora) che di ordine teologico. A determinare la diversa consistenza dei due fattori è infatti una diversa concezione dell’uomo, delle sue effettive potenzialità e della capacità di esercitarle.

Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:

  • L’eredità storica
  • Il modello veterotestamentario
  • L’insegnamento neotestamentario
  • Non meritocrazia, ma risposta responsabile