Non c’é fede senza domande

di Luisa Riva

In realtà ci si può chiedere: il cristianesimo non è alla fine? Non si deve dire la stessa cosa della fede in Dio? La religione ha ancora un avvenire? La morale non è possibile anche senza la religione? Non basta la scienza? [...] E se anche Dio esistesse: sarebbe personale o impersonale? […] Perché dovrebbe infatti essere migliore il Dio della Bibbia? (H. Küng, Dio esiste? Mondadori, p 11-12)

Queste domande aprono uno dei libri di Hans Küng piú conosciuti al grande pubblico. Il testo, del 1978, era stato preceduto da altre opere che, coraggiosamente, avevano iniziato una profonda analisi del cristianesimo come Riforma della Chiesa e unità dei cristiani (1960), La Chiesa (1967), Infallibile? Una domanda (1970), Essere cristiani (1974). Già, solo questi titoli ci introducono all’ambito di ricerca del teologo svizzero e gli anni di pubblicazione ci parlano di un percorso cominciato prima del concilio Vaticano II, che ne anticipa alcune sensibilità e direzioni, e proseguito, con rigore e determinazione, nel confronto della fede con la contemporaneità e gli interrogativi degli uomini del ’900.

Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:

  • Per la libertà della teologia
  • Dichiarazione dell’etica globale
  • Confronto con Benedetto XVI
  • Ragioni di gratitudine