Un Dio credibile oggi
di Ugo Basso
Anche credere
non è altro che pensare assentendo.
Infatti, non ognuno che pensa, crede,
dato che parecchi pensano proprio per non credere,
ma ognuno che crede, pensa,
pensa credendo e crede pensando.
Questa citazione di Agostino è posta in esergo del corposo saggio di Paolo Ricca, pastore valdese, teologo maestro di generazioni, con il titolo quasi provocatorio per il nostro tempo – identico però a quello, pubblicato in Francia nel 1990 dallo storico del cristianesimo Pierre Chaunu –: Dio. Apologia. Il volume si propone come meditazione sulla fede cristiana di un militante di lunghissimo corso che non accantona i problemi e le difficoltà di chi oggi vuole aderire alla fede cristiana anche partecipando alla vita di una chiesa. Il libro è arricchito dagli indici dei nomi, degli argomenti e delle citazioni bibliche sempre essenziali per le consultazioni.
Un’esperienza personale
Non siamo di fronte a un saggio di teologia fondamentale – per alcuni aspetti comunque lo è –, ma alla testimonianza appassionata, e colta, di un uomo che vive l’altezza umanizzante e ineguagliabile dell’esperienza del credere chiedendosi però
se il discorso su Dio svolto nelle pagine di questo libro sia avvenuto nella consapevolezza dell’ascolto di Dio [...] perché non ogni discorso su Dio è gradito a Dio (p 265).
Tutta l’opera si cura di distinguere l’identificazione di Dio con la nostra comprensione di Dio e la fede e dalla religione, con la coscienza che la fede «non ha argomenti a suo favore anzi, a prima vista sembra averne molti contro» (p 111): l’idea di Dio in cui credere non è «la quinta ruota dell’automobile, ma la ruota che mette in movimento tutte le ruote» (p 149). Non è rifiuto della razionalità, ma scelta di un’altra logica.
Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:
- Dio non è necessario
- Oppio dei popoli
- Ma com’è allora questo dio biblico?
- Combattere il male
- Tanti volti di Dio
- Amen
Paolo Ricca, Dio. Apologia, Claudiana 2022, 416 pagine, 24,50 euro.