Eucaristia amazzonica
di Luigi Brusadelli
Oggi, domenica 28 febbraio, la nostra liturgia ci propone Marco 9, 2-10, la trasfigurazione del Signore.
Durante la predica delle messe celebrate, ho cercato, di essere il piú semplice possibile. Da un anno, da quando è scoppiata la pandemia del coronavirus, non celebriamo la messa in chiesa, ma in un grande capannone, senza pareti, accanto alla chiesa: anche oggi era tutto completamente pieno, tanti hanno dovuto rimanere in piedi. Il 90% dei fedeli presenti sono giovani al di sotto dei 30 anni. Tutti hanno capito che senza il vaccino è difficile farci degli anticorpi che ci proteggano contro questa malattia cosí facile al contagio, ma è altrettanto difficile, senza l’eucaristia, proteggerci dal pensare e agire, come se noi fossimo il centro del mondo. È la tentazione di non preoccuparci del bene dell’altro.
Servire bene, cioè con amore con vera dedizione, ognuno con i doni che ha, nonostante i nostri limiti… in politica, in tutte le professioni, mestieri e vocazioni. Fare come Gesú ha fatto e Maria sua mamma gli ha insegnato.
«Questo è il mio corpo dato per voi, questo è il mio sangue sparso per voi». Per fortuna abbiamo tantissime persone che hanno dato e danno il buon esempio, si donano completamente, per il bene dell´altro: basta guardare quanti genitori, professori, politici, giornalisti e in tantissime professioni si sono donati. Neppure gli apostoli, tra i quali Pietro, Giacomo e Giovanni, avevano ancora capito che questa buona nuova, è il vero messaggio del vangelo: di essere per gli altri. Neppure volevano scendere dal monte, come per dire: Noi qui stiamo benone e gli altri si arrangeranno.
Se anche solo la metà dei giovani che frequentano l´eucaristia si innamorasse di questo ideale di amore=servire-bene, la nostra città di Santana (nella regione brasiliana dell’Amapà, ndr), in poco tempo diventerebbe una città piú umana. Senza questi grandi ideali, tutti gli sforzi per sconfiggere la miseria, il sopruso, la violenza e tutto il male che ci affligge e ci circonda, che è cosí palese, difficilmente possono avere successo.
Quando sono arrivato qui a Santana, 43 anni fa, alla foce del grande fiume delle Amazzoni, tra le tante cose che mi toglievano il sonno, era vedere come 3500 famiglie, che abitavano su palafitte in un quartiere della mia parrocchia, non usufruivano di acqua potabile per bere e usavano l´acqua di quella palude dove le case erano prive di gabinetti sanitari con fosse biologiche.
Subito ho pensato a un acquedotto distribuendo l’acqua potabile in tubi di plastica lungo le passerelle che univano le varie case. In pochi mesi, miracolosamente l´acquedotto era pronto, bello: che meraviglia, finalmente adesso questa gente ha dell´acqua buona…
Invece, purtroppo, con grande mio dispiacere, le famiglie non erano servite dal liquido prezioso perché tutte le notti qualcuno rubava i tubi che portavano l’acqua. Lí ho capito che non bastava fare un’opera di risanamento, ma bisognava formare della gente a essere un popolo. Cosí un po’ diversamente dai miei primi ideali, in mezzo a loro ho costruito una chiesa, in legno, come le loro case e l’ho chiamata Nossa Senhora dos navegantes con l’intento di edificare una comunità, un popolo, per un ideale di fede, dove ognuno si preoccupasse del bene dell´altro. Gente innamorata e con tanta voglia di servire, fare come Gesú ha fatto, e fa in ogni eucaristia.
Da noi in Brasile siamo arrivati a 4000 (quattromila) morti al giorno, per il covid: si va a dormire senza sapere se saremo ancora vivi il giorno dopo… viviamo alla giornata. Anche i nostri ospedali sono al collasso. Mancano anche le cose essenziali, come l´acqua potabile e le medicine: regolarmente il medico dà la ricetta ai parenti per comprarle nelle farmacie… Cosí è per il mangiare… il dramma é per chi non ha parenti!
Il colmo, il massimo della disperazione, è che i nostri politici litigano tra di loro tirando la corda per le due estremità. Il ministro della giustizia, si era dimesso perché non ha accettato di collaborare con il nostro presidente Bolsonaro, per controllare o cancellare le accuse di peculato di uno dei figli del presidente.
Ieri il ministro della difesa, non volendo collaborare per modificare degli articoli della nostra costituzione, è stato dimesso, provocando un profondissimo malcontento nelle forze armate, tanto che i tre ministri della marina, esercito, aeronautica si sono dimessi.
Si spendono energie e tempo, che dovrebbero essere usate contro la fame dilagante e la pandemia.
Viviamo di fede nel Risorto…
Padre Luigi è morto di covid il 14 maggio nell’ospedale di Macapà, creato e regalato da Marcello Candia.