Folletti, gnomi e altre specie
di Aldo Badini
Di chi è la terra?
Di chi è la terra? Dei folletti naturalmente, dice uno dei leggeri signori dell’aria. Ma certo che no, è degli gnomi, ribatte un piccolo abitante del corpo profondo del pianeta. Di sicuro non appartiene agli uomini, razza del tutto estinta da tempo, a dispetto della sua presunzione di credersi centro e fine del mondo: illusione comune del resto – convengono entrambi – anche alle lucertole e ai moscerini (e a qualche milione di altre specie viventi o vissute o venture, potremmo aggiungere). È un’ironia corrosiva quella che Leopardi dispiega nel Dialogo di un folletto e di uno gnomo, una delle piú note Operette morali; corrosiva e necessaria proprio per far emergere quella moralità sottesa all’intera raccolta e ugualmente presente in molti dei Canti.
Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:
- I padroni del mondo
- Non siamo necessari
- Le “magnifiche sorti e progressive”
- La lezione della ginestra
- Un pensiero sgradevole
- La lode per tutte le creature