Intelligenza artificiale

di Giannino Piana

Le possibilità di utilizzo dell’intelligenza artificiale nei vari ambiti della vita personale e sociale sono in quest’ultimo decennio enormemente cresciute. Il progresso accelerato con il quale si determinano in questo campo i cambiamenti offre sempre nuove chances, ma aumenta anche il tasso di rischio, a causa della sottrazione all’uomo di molte operazioni finora da lui gestite e della costante interferenza nella privacy con forti condizionamenti sulle scelte personali. Le macchine, oltre a fornire importanti sussidi all’attività umana, supplendo a operazioni particolarmente gravose o dando un importante supporto all’esercizio di altre, hanno il potere di sviluppare interventi lesivi della libertà personale e del diritto di ciascuno a essere rispettato in ciò che appartiene all’intimità della propria coscienza e che non può (e non deve) essere pertanto fatto oggetto di violazione.
L’impiego dell’intelligenza artificiale si estende oggi dall’esercizio di funzioni nelle quali i valori appena ricordati vengono messi seriamente in scacco: si pensi soltanto che, grazie a essa, è possibile vagliare profili professionali, selezionare per le banche i clienti ai quali concedere un mutuo, individuare tendenze e gusti personali e servirsene per influenzare le opzioni commerciali, comporre testi selezionati mediante forme di assemblaggio e dimostrare la propria superiorità rispetto all’intelligenza umana in giochi particolarmente difficili, come dama, scacchi, Go, e altri.

 

Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:

  • Un panorama inedito
  • Nel lavoro e nella politica
  • La dittatura degli algoritmi
  • L’urgenza del ricorso all’etica e al diritto
  • Robotetica
  • Un interrogativo inquietante