La piccola scuola di sinodalità – 1

di Cesare Sottocorno

La Fondazione per le Scienze religiose di Bologna (FSCIRE) – fondata da Giuseppe Dossetti e diretta da Alberto Melloni – e la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna hanno organizzato, ogni domenica sera, dall’8 gennaio al 19 febbraio, una Piccola scuola di sinodalità: sette incontri con la partecipazione di vescovi, rabbini, pastori, teologhe, teologi, studiose e studiosi. Il gallo, insieme a numerosi altri gruppi laici ed ecclesiali, ha aderito all’iniziativa attento alle attese, preoccupato delle reticenze, sensibile ai problemi che il percorso sinodale sta suscitando nella Chiesa.
Pensiamo interessante per i lettori una sintesi dei diversi interventi, comunque facilmente reperibili in rete, a partire da questo quaderno per chi non li avesse sentiti, e per chi li volesse ripensare. Abbiamo apprezzato anche in ogni incontro un breve momento di canto, con testi di Claudio Chieffo, a ricordare la natura religiosa dell’iniziativa. Ricordiamo anche che la singolare croce icona di tutta la Scuola apparteneva a Jean-Pierre Jossua, grande teologo amico del Gallo.

primo incontro
Sequela di Gesú, forma della chiesa

[Sintesi delle relazioni di Erio Castellucci, Lidia Maggi, Giuseppe Betori]

Conclusione provvisoria

Certamente stimolante e interessante questa giornata iniziale, invito ad approfondire e a pensare con il solito duplice rammarico: i molti ascoltatori sono insignificante minoranza nel popolo di Dio e quanti, alla base e ai vertici dell’istituzione ecclesiale, sono davvero disposti a cominciare un percorso di cambiamento evangelico nel modo di pensare e di comportarsi?
Comunque abbiamo apprezzato la fiducia di Erio Castellucci in una Chiesa in ascolto anche dei non battezzati e che, in sequela del Maestro che accetta la croce e non cerca la gloria, si muove non nei luoghi di culto, ma dove la gente c’è, nelle campagne e nelle città perché l’invito di Gesú non è «vieni e siediti», ma «vieni e seguimi».
Abbiamo apprezzato l’invito di Lidia Maggi a riconoscere le differenze, a comporre le tensioni fra persone fra chiese alla ricerca del tesoro che è l’ecumenismo prima condizione di sinodalità secondo il grande insegnamento della Bibbia, essa stessa modello di sinodalità, ricerca e confronto liberi da dottrine, da pigrizie, da schemi.
E alla Scrittura si richiama anche il biblista Giuseppe Betori: nella Bibbia, in particolare negli Atti degli Apostoli si deve cercare il modello dello stile sinodale, la composizione dei dissensi attraverso l’ascolto di tutti nella ricerca della condivisione ispirata dallo Spirito, ma con il rispetto – preoccupazione molto episcopale – dei diversi ruoli.

u.b.