La piccola scuola di sinodalità – 3

di Cesare Sottocorno

La Fondazione per le Scienze religiose di Bologna (FSCIRE) – fondata da Giuseppe Dossetti e diretta da Alberto Melloni – e la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna hanno organizzato una Piccola scuola di sinodalità in sette incontri, dall’8 gennaio al 19 febbraio, con la partecipazione di vescovi, rabbini, pastori, teologhe, teologi, studiose e studiosi. Tutti gli interventi saranno pubblicati in volume dalle EDB: Il gallo, ne propone, incontro per incontro, una sintesi elaborata, con nostre osservazioni, da Cesare Sottocorno.

terzo incontro
Ascolto di Dio

[Sintesi delle relazioni di Giuseppe Baturi, Roberto Della Rocca, Antonio Spadaro]

Conclusione provvisoria

Dunque l’ascolto di Dio al centro di questa terza serata della Piccola Scuola: ne abbiamo colto tre dimensioni, in qualche modo complementari: tutti gli oratori riconoscono non solo, ovviamente, il dovere per il credente dell’ascolto di Dio, ma anche che Dio parla nella storia, nella natura, nelle esperienze. All’ascolto, attento, concentrato, disponibile, occorre far seguire il discernimento – le decisioni sulla base di quanto ascoltato – e la pratica, vigilando anche nei confronti di chi pretende fedeltà storiche e impone verità statiche.
Per il rabbino Della Rocca, l’ascolto è la dimensione quotidiana della preghiera in cui porgere un orecchio attento perché anche nella concitata rumorosa società del nostro tempo la voce del Signore può essere nella levità della brezza. Il vescovo Baturi e padre Spadaro, pur non in dialogo, concordano sull’ascolto e il discernimento nell’assemblea del popolo di Dio e sulla necessità dell’ascolto reciproco con la disponibilità a cambiare pensiero nel confronto con il Signore e non per ottenere maggioranze: ma nel primo si avverte la preoccupazione di innovazioni devianti, se fuori dalle regole, mentre nel secondo si coglie l’invito proprio al cambiamento delle regole, dove la storia ci ha consegnato istituzioni lontane dallo spirito ispiratore originale. Resta sempre l’irrisolta questione su chi debba alla fine decidere.

u.b.