Passione e preghiera

di Luigi Brusadelli

Finalmente, dopo 23 giorni senza corrente, in quasi tutto l´Amapá, (stato del Brasile nord-orientale dove opera da decenni l’amico padre Luigi, ndr) sono riusciti ad aggiustare l´unico trasformatore della nostra centrale elettrica. E per questo, siamo rimasti, anche senza internet e telefoni.
Nel frattempo, i ladri hanno rubato i fili del telefono e anche quelli della corrente, lungo la strada, perché erano di rame. La società telefonica per tre volte ha rimesso i fili rubati, ma alla quarta volta ha rinunciato a rimettere in funzione l’impianto e cosí ho dovuto contattare un´altra compagnia telefonica che non usa piú fili di rame, ma la fibra ottica che ai ladri non interessa.
Per fortuna mia e dell’abrigo, anni fa avevo comprato un generatore di corrente, con motore diesel, che in pratica ha funzionato quasi sempre, riuscendo non solo a mantenere in funzione i vari frigoriferi, ma anche a fornire acqua potabile per tantissime famiglie della zona.
Il generatore di corrente è una bellissima cosa, ma, quando andavo a comprare l’olio diesel per mantenere il motore acceso, mi spaventavo per il costo.
Ancor peggio è stato all’ospedale pubblico, dove hanno il generatore, ma spesso mancava l’olio diesel, per fare girare i motori.
Tutto questo, con la pandemia del coronavirus che miete vittime ogni giorno.
Questa nostra realtà, ancora una volta, mette in evidenza la nostra fragilitá. Sappiamo e sentiamo che siamo poveri. Natale è mettersi nelle mani del Salvatore. Molti, in questo periodo, hanno il desiderio di far contento l´altro, con doni, preghiere, aiuti. Penso che si possa paragonare questo atteggiamento all´Incarnazione di Dio, che meravigliosamente si fa uomo in mezzo a noi per farci piú contenti, piú umani, piú fraterni, sostituendo la legge con l´amore, sostituendo il culto del tempio con la sacralità delle persone e non delle cose.
Questo gesto, l’incarnarsi di Dio, è umanamente e intellettualmente impossibile, assurdo, come assurda è stata la proposta fatta a Maria, di essere Madre di Dio. Ma Maria ha saputo ascoltare, si è fidata, e ha cominciato a mettere in pratica, umilmente, quello che credeva, rischiando di essere lapidata e visitando in pochi giorni la cugina Elisabetta per darle una mano.
Proposta, umanamente assurda, ma che anche a noi viene fatta a ogni celebrazione della messa, proposta ripetuta nei quattro momenti principali della celebrazione dell’Eucaristia, quando il prete augura: «Il Signore sia con voi», sono le parole dell’angelo.
– all’inizio della celebrazione, quando il Signore è in mezzo a noi per perdonarci i peccati, il principale motivo dell’incarnazione;
– quando Lui ci offre la sua Parola, ci parla, nella lettura del vangelo;
– quando si fa presente nell’Eucaristia, Lui l’Agnello senza macchia immolato, per giustificarci, farci nuove creature;
– alla fine quando ci assicura che adesso il Signore fa di noi un tempio, un tabernacolo con la presenza dello Spirito Santo, dando cosí valore a ogni persona.
Questa esperienza di fede è… passione… libertà… novità… che fa dell’Eucaristia la vera preghiera, infatti non sono io o qualsiasi altro che prega, ma è Lui che si fa mio, nostro della Chiesa, per offrirlo al Signore, per giustificarci, rinnovarci, salvarci… per un mondo migliore, e per il suo Regno, ricordandoci di fare come Lui ha fatto.
Se non avessi l’Eucaristia, che rinnova la mia vita, la nostra forse, sicuramente, non sarei resistito cosí tanto in missione, servendo, amando gratuitamente e con misericordia, proprio gli ultimi.