Pirandello e la bioetica
di Luisella Battaglia
Narrativa e immaginazione consentono una conoscenza globale, etica, della persona nella sua originale inesauribile complessità e Luigi Pirandello con la sua grande arte, se ne vale per sconvolgere presuntuose certezze, scientifiche e dogmatiche, per denunciare l’ipocrita indifferenza egoista di chi è incapace di accogliere l’inconoscibile e di partecipare della sofferenza nel rispetto della misteriosa complessità di ogni individuo. Amore, mistero, stupore, coscienza, pietà, sofferenza: parole molto care alla nostra visione etica.
Ringraziamo Luisella Battaglia – presidente dell’istituto nazionale di Bioetica, ben nota ai nostri lettori – per il consenso alla pubblicazione di questo coinvolgente saggio su Pirandello e la bioetica* che ne attraversa l’opera ritrovando il fascino della poesia.
Sintesi e titoli sono della nostra redazione.
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* Pirandello e la bioetica in L. Battaglia et Al., Intorno a Pirandello: percorsi e interpretazioni, a cura di Adriana Dentone e Andrea Contini, Le Mani, Recco (Genova) 2008, pp 156– 187
Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:
- NARRAZIONE E GIUDIZIO ETICO
- IMMAGINAZIONE E CONOSCENZA
- PIRANDELLO: UN’ETICA DI PRIMA PERSONA
- DECIFRARE L’ESPERIENZA
- LA SOGGETTIVITÀ DEL DOLORE
- CURIOSITÀ INDIFFERENZA MISTERO
- IL RUOLO DELLA RAGIONE
- SORPRENDENTE AUDACIA
- UNA NATURA ANTROPOMORFIZZATA
- L’ECOLOGIA DELLA CURA FINO ALLA PAZZIA
- UNA MORALE DESTINATA AL FALLIMENTO
- ATTENZIONE PARTICOLARE PER GLI ANIMALI
- PIETÀ, LA VIRTÚ PIÚ ALTA
- CONCLUSIONE