Un futuro imprevedibile, ma caldo
di Dario Beruto
I mutamenti climatici sperimentati anche da noi nella torrida estate appena passata sono ormai percepiti come responsabilità umana, dovuti a uno sconsiderato consumo delle risorse del pianeta, come da tempo sostiene, spesso inascoltata, la comunità scientifica internazionale e come anche queste note cercano nel loro piccolo di ricordare.
La rivista scientifica Science, nel giugno di quest’anno, ha pubblicato un numero speciale dal titolo che si può tradurre: Una scelta tra i futuri: l’umanità può ancora evitare la catastrofe climatica1.
La scelta del vocabolo al plurale, futuri, per indicare il tempo che ci attende, indurrebbe a pensare a una scelta consapevole, sottolineando nel contempo la mancanza di una qualsiasi sfera di cristallo capace di previsione; mentre la parte successiva sembra alludere a una fede nelle risorse di scienza e tecnologia, ossia di quelle potenzialità spirituali e materiali della specie umana in grado di risolvere le situazioni di criticità create dalla specie stessa, attraverso l’apertura di varchi tra barriere e limiti apparentemente invalicabili.
Con questa premessa, le letture fatte mi portano ad affermare che il prossimo futuro sarà pure imprevedibile, ma, in ogni caso, sarà caldo.
Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:
- La speranza di Parigi
- Una pesante realtà
- La resilienza di un caldo pianeta
- Non tutto è perduto
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1 A choice of futures: humanity can still avert climate catastrophe, “Science” 24 giugno 2022.