Un’invisibile alleanza
di Dario Beruto
Tra i miei lontani ricordi scolastici ritrovo il giorno della festa degli alberi. In quell’occasione gli scolari con i rispettivi insegnanti si recavano sulle colline a ridosso della città, rese brulle e deserte dalla guerra appena finita. Arrivati su quei pendii, noi ragazzi trovavamo delle buche già predisposte dagli operatori comunali, pronte ad accogliere dalle nostre mani un nuovo albero, simbolo di vita e di ripartenza. Da quei giorni sono passati piú di 70 anni, gli alberi piantati allora saranno certo cresciuti e magari saranno diventati un bosco, un complesso ecosistema prezioso per la sua biodiversità, ma oggi messo in pericolo per cause riconducibili alle attività umane.
Una vera festa?
Il riscaldamento globale, come gli effetti di guerre e pandemie, stanno mettendo a rischio gli ecosistemi del mondo, nonostante la tendenziale capacità del pianeta ad adattarsi nelle situazioni di criticità.
Molte voci segnalano un degrado che richiederebbe un cambiamento di rotta, ma, purtroppo, continuo a registrare forti segnali di una tendenza negativa che si protrarrà nel tempo, anche qualora si riuscisse a contenere l’innalzamento della temperatura media del pianeta a quell’1,5°C auspicato dalla Conferenza di Parigi del 20151.
In questo contesto, ripensando alla mia giornata in collina di scolaro, mi viene da osservare ironicamente che homo sapiens ha continuato a fare la festa agli alberi, ma, ahimè, non per celebrarli, ma per sfruttarli con l’occhio puntato ai propri interessi di bottega.
Eppure, ancora una volta, conoscenza ed esperienza applicate ai processi naturali della Terra, il pianeta azzurro visto dallo spazio, possono aiutarci a cambiare la nostra concezione del mondo e ad assumerci le nostre responsabilità per evitare disastri ecologici presenti e futuri.
In particolare, per quanto riguarda gli alberi, esperti di molti settori, in sintonia con tutti quelli che hanno a cuore la conservazione degli ecosistemi della Terra, sono all’opera con progetti a vario livello, dal locale all’internazionale2, per capire, ad esempio, l’invisibile alleanza tra alberi e sottosuolo che coinvolge l’affascinante mondo dei funghi: mappare gli ecosistemi sotterranei è un nuovo punto di vista, non contemplato dalle agende per la conservazione e il clima.
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1 Dario Beruto, Il riscaldamento globale e la conferenza sul clima, in “Il gallo” gennaio 2016; Un futuro imprevedibile, ma caldo, in “il Gallo” ottobre 2022.
Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:
- Un organismo poco noto
- Una lunga storia di relazione
- Uno scambio proficuo
- Un micelio da mappare
- Un progetto aperto