Vivere

di Carlo Carozzo

A volte, specialmente nei momenti di dubbio e di delusione, mi viene da chiedermi che cosa significhi vivere e preciso sotto forma di interrogativi: quali sono i suoi presupposti? Li riconosco in me? Che fare nel concreto per apprezzare davvero la vita e non lasciarsela sfuggire dalle mani? Che significa diventare adulti? Quali sono i presupposti? Quali capacità presuppone, all’incirca? Mi provo a precisarle.
Presuppone:
– capacità di adattamento, che vuol dire flessibilità, non rigidità che immobilizza e non lascia passare il soffio della vita;
– capacità di autonomia, di reggersi sulle proprie gambe, di camminare senza dipendere da …
– disponibilità, insieme, ad accogliere dagli altri quello che possono dare senza pretendere quello che a loro è impossibile perché allora si precipita nella delusione oppure si scatena un conflitto;
– capacità di amore disinteressato, oblativo, nel senso di dare qualcosa di sé con generosità, senza trattenere nulla; capacità di commisurare i propri ideali con il possibile della realtà e della vita: se mi aspetto troppo, quello che realizzo sarà sempre al di qua delle aspettative; cosí, invece di apprezzarlo, di riconoscerlo, di goderne, sarò nella frustrazione, nella delusione e non accoglierò e godrò positivamente di nulla.
Rileggo e mi chiedo come io sia in rapporto con le capacità indicate. E sorrido…
Ancora una volta fra il pensare e il reale c’è di mezzo il mare …